Wednesday, May 31, 2006


CRONISTORIA DEI COLLEGAMENTI MARITTIMI TRA PESCARA E SPALATO

(prima puntata)

Il 13 settembre 1961, alle ore 19.00, Il giornalista venticinquenne pescarese Romano Di Bernardo insieme al coetaneo Giancarlo Bonardo, salpa dal porto canale di Pescara a bordo del natante "Aquilone" di 4 metri per riallacciare i rapporti culturali con l'altra sponda dell'Adriatico. L'impresa, essenzialmente sportiva, viene effettuata con una barca costruita con la segatura pressata (truciolato), dal falegname Enea Pagliaro. Il materiale scelto non è certamente adatto per le barche, ma gli ideatori del Raid dispongono di poche lire e si rivolgono alla Piaggio per avere in prestito due motorini da 3 Hp.

dall'Aquilone alla Tiziano




L'impresa viene partrocinata dal quotidiano "IL MESSAGGERO" dove lavora il Di Bernardo, dal falegname Pagliaro e dalla ESSO che fornirà 170 litri di carburante.
(Dal diario di bordo di Romano Di Bernardo) Appena usciti dal porto ci mettiamo subito in rotta per l'isola di S. Andrea (060° di bussola) e navighiamo per circa 2 ore con mare calmissimo.
A circa 12 miglia da Pescara la prima avaria: i cavi della timoneria si spezzano e siamo costretti a montare il timone di riserva. Per condurre la barca sono costretto ad abbandonare il sedile di pilotaggio e metermi seduto sul bordo del pozzetto.
Il pomeriggio del 14 settembre avvistiamo l'isola di S. Andrea (a poppa della foto) ma, purtroppo ci accorgiamo di aver versato in mare quasi un quintale di carburante durante la notte nell'operazione di travaso dal serbatoio grande ai due serbatoi dei motori fuoribordo.
Prima di salpare da Pescara il costruttore della barca Enea Pagliaro ha voluto che il natante fosse benedetto (foto a fianco) dal parroco del suo rione.
Comunichiamo il problema per radio a Pescara e l'operatore della SIRM (Società che ci ha prestato la ricetramittente) ci consiglia di fare rotta per l'isola di Lissa dove potremo trovare del carburante.
Decidiamo di attendere il mattino successivo per recarci a Lissa. Ormai è già notte. Ci mettiamo a ridosso di S. Andrea e cerchiamo di riposare.
La mattina dopo, alle ore 7, alziamo la vela e avviamo i motori. Vento di maestrale abbastanza valido sui 13 nodi. A Est si intravedono i contorni dell'isola di Lissa. Contiamo di arrivarci con il carburante che ci resta e con l'aiuto della vela. - (fine prima puntata) - Continua

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