Monday, July 31, 2006








PESCARA *** SFRATTATE DEFINITIVAMENTE LE PETROLIERE DAL PORTO CANALE
www.pescaraonline.net

Da sabato 29 luglio lo scarico dei carburanti della DI PROPERZIO si è spostato al molo di Levante della nuova darsena. Dopo anni il traffico petrolifero che ha contribuito dagli anni dagli anni‘60 in poi ad elevare il volume di tonnellaggio complessivo del nostro scalo a livelli piuttosto alto alti, si svolge nella più assoluta sicurezza.
Un nuovo oleodotto porta direttamente i carburanti dal porto ai nuovi serbatoi costruiti nell’interno, verso Villaraspa. E’ stato così definitivamente risolto il problema della sicurezza togliendo dal centro della città una potenziale bomba rappresentata da quei depositi installati molti anni fa sulla sponda destra del fiume.

In realtà il problema dei serbatoi di Di Properzio era stato già in parte risolto lo scorso anno con il trasferimento dell’azienda in altro sito alla periferia Ovest, ma era rimasto il potenziale pericolo costituito dalle operazioni di scarico che avvenivano ancora all’interno del canale.
Le motocisterne “Tigullio” e “Rapallo” continuavano ad effettuare le operazioni di scarico impegnando buona parte della banchina Sud con l’attuazione di rigide misure di prevenzione antincendio per garantire la sicurezza della zona.

Ora, finalmente, non vedremo più le petroliere nel porto canale dove si è liberato uno spazio notevole di cui potranno disporre gli altri settori della marineria.
Questa nuova regolamentazione del traffico portuale potrà comportare una maggiore attesa in rada da parte delle motocisterne e delle altre navi mercantili nelle ore di transito dei traghetti, ma questo, per ora, non è un grosso problema, lo diventerebbe in futuro se non venissero effettuati i previsti lavori di ampliamento del porto con la deviazione del fiume oltre le diga foranea.

Sunday, July 30, 2006


Una ricorrenza tradizionale molto sentita dalla marineria di Pescara ***
CELEBRATA SOLENNEMENTE A BORGO MARINO NORD LA FESTA DI S.ANDREA ***

Pescara - Si è svolta al porto la tradizionale processione a mare in onore del Santo Protettore della marineria pescarese S. Andrea.
Alle ore 11.00 precise di oggi, come da programma, dalla chiesa di S. Andrea è uscita la processione seguita da tutte le maggiori autorità cittadine. Erano presenti tra le altre personalità religiose politiche e militari, S.E. il vescovo della diocesi Mons. Valentini, il sindaco Luciano D’Alfonso, il Comandante della Direzione Marittima Paternuosto e i rappresentanti di tutte le altre istituzioni locali.
Una folla di fedeli della parrocchia, composta per la maggior parte da pescatori, armatori, e loro famigliari oltre che da un folto pubblico di turisti, faceva ala al passaggio della statua del Santo portato a spalla dai pescatori.
Giunta sulla banchina del porto peschereccio il Santo veniva imbarcato sul natante “Mazzulin” e lentamente si metteva in movimento un lungo corteo di barche scortato dalle motovedette della Guardia Costiera. Il canale era sorvegliato, oltre che dalla Capitaneria di Porto anche da unità di carabinieri, polizia e finanza.
Dietro alla barca che ospitava la statua di S. Andrea, scortato da un gruppo di marinai dell’A.N.M.I. c’era quella con a bordo la banda musicale e dietro ancora tutti gli altri pescherecci con a bordo fedeli ed anche turisti provenienti da tutta la regione. Le sponde del porto – canale erano gremite di gente che applaudiva al passaggio dei natanti mentre dalla zona della Madonnina partivano i fuochi d’artificio.

Sunday, July 23, 2006

Libri di mare
STORIE D'ACQUA E DI NAVIGAZIONE ESTREMA

Di Bernardo Romano, Storie d'acqua e di navigazione estrema, Editrice Sigraf, 2003, p. 198. Il libro, illustrato da disegni e acquerelli dell'Autore, è accompagnato da una ricca documentazione fotografica che completa la narrazione di due imprese, per l'epoca e per i mezzi impiegati a dir poco fuori del comune. La prima traversata dell'Adriatico Pescara - Spalato e il Raid del Centanario Dannunziano Pescara - Gardone Riviera e ritorno tutto su vie d'acqua.

Le vicende risalgono infatti al 1961 e Di Bernardo, giovanissimo ex sottufficiale della Marina Militare, lavorava nella redazione pescarese de Il Messaggero, ma non aveva perso l'amore per il mare, che lo aveva precedentemente indotto ad abbracciare la carriera militare. E così, con un compagno d'avventura, squattrinato come lui, costruì un "trimarano" di segatura pressata e verniciata, tenuto su da due galleggianti, per ripercorrere le vecchie rotte che una volta avevano legato Pescara e la costa dalmata in traffici fiorenti, coltivando nel contempo la segreta speranza di dare nuovo impulso ai legami tra le opposte sponde dell'Adriatico. Nel 1963 volle realizzare un'impresa non meno "improbabile", per raggiungere in barca Gardone Riviera da Pescara, in occasione del centenario della nascita di D'Annunzio.
Il libro è una carrellata di ricordi, di avventure, di incontri, di personaggi, e anche una lezione di nautica per aspiranti self-made diportisti ai quali, raccontando in appendice la storia dell'amico Rocco Lauro, insegna che "la barca si conquista prima ancora di comprarla".

Il libro costa 14,00 € + spedizione posta prioritaria - PAGAMENTO con vaglia postale

Romano Di Bernardo – Via S. Silvestro, 132 – 65132 Pescara
info@pescaraonline.net tel. 085 4982689 - 339 4042237
Vedi recensione su www.sullacrestadellonda.it - Il libro è stato scelto da Museo del Mare ligure

Saturday, July 22, 2006



LE FORZE ARMATE ITALIANE PER L’EMERGENZA LIBANO
Le unità navali impegnate trasferimento dei profughi

Fin dall’inizio della reazione israeliana contro i guerriglieri heczabollah operanti dal territorio libanese, le forze armate italiane sono state tra le prime ad essere impegnate nell’opera di trasferimento dei nostri connazionali da quella regione dove ormai c’è guerra aperta.
I Ministro della Difesa Parisi e degli Esteri D’Alema hanno intuito il pericolo che incombeva non solo sui nostri connazionali ma anche su tanti altri residenti in quella regione ed hanno rapidamente messo in atto le misure necessarie per il rimpatrio di tutti gli italiani attraverso l’impegno della Marina Militare, dell’Aeronautica e delle altri componenti del trasporto marittimo ed aereo privati.
La prima nostra unità navale è stato il cacciatorpediniere “DURANT DE LA PENNE” seguito dalla nave appoggio anfibio SAN GIORGIO e dalla fregata ALISEO della classe Maestrale.
Ovviamente un ruolo importante ha avuto anche la nostra Arma Azzurra che ha svolto il delicato compito di trasporto dei profughi da Cipro a Fiumicino. Non va dimenticato anche l’apporto di un reparto dell’A.M. da tempo operante a Sud del Libano con un contingente piccolo ma efficace di elicotteri.
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Le immagini riprodotte sono state tratte dal sito del Ministero Difesa Marina

Monday, July 17, 2006



VINTA DA PESCARA LA XXII REGATA DEI GONFALONI

L’equipaggio pescarese ha vinto la XII Regata dei Gonfaloni svoltasi nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 u.s. nelle acque del porto canale.
La manifestazione ha richiamato numeroso pubblico da l’Abruzzo ed anche da fuori. Concorrevano gli equipaggi di Pescara, Vasto, Brindisi, La Bilancella, Rijeca, Martinsicuro, San Bemedetto, Civitavecchia, Ortona, Molfetta, Giovinazzo, Ancona e Dubrovnik .
Durante le qualificazioni si sono subito messe in luce le barche di Vasto, Pescara e Dubrovnik.
La finale, dopo un testa a testa tra i vogatori vastesi e pescaresi ha visto, sia pure per poco, l’arrivo trionfante della barca locale.

Sunday, July 16, 2006

LA CHIESA IN FAVORE DEI MARITTIMI ITALIANI

Da Don Giacomo Martino, Direttore Apostolato del Mare ed Aereo in Italia - Migrantes – CEI riceviamo e pubblichiamo questo “AVVISO” rivolto a tutti i marittimi italiani.

Carissimi Marittimi e Pescatori, durante l'ultimo convegno dell' "Apostolato del mare" , si è ribadito il desiderio della Chiesa di operare a favore del marittimo italiano.
Per questo desiderando costituire una "Associazione Stella Maris Gente di Mare Italia" vorremmo avere una vostra previa dichiarazione di disponibilità a farne parte entro il 15 settembre 2006. Questa Associazione, di stampo ecclesiale, servirà anche ad evidenziare l'esistenza del marittimo e del pescatore italiano assieme alle loro famiglie;
La vostra dichiarazione di intenzione non è vincolante ma ci serve sapere se, come ci sembra, possano esserci i numeri, per diventare una comunitòn visibile sia nella Chiesa che nello Stato Italiano.
Questa Associazione non ha nessuna attinenza con il sindacalismo e sicuramente la Chiesa non ha nessuna intenzione di sostituirsi al sindacato anche se non rinuncia al suo ruolo della difesa dei deboli e di prestare la voce a chi non ne ha.
Vorremmo prima conoscere cosa ne pensate e poi vi manderemo copia dello statuto e delle altre condizioni che, se vorrete, potrete liberamente sottoscrivere sempre che siate marittimi, pescatori o ne siete familiari..
Siccome questa Associazione è "grande quanto l'Italia" abbiamo bisogno di utilizzare i mezzi di comunicazione INTERNET ***
DITECI COSA NE PENSATE, COSA POTETE FARE PER L'ASSOCIAZIONE E SE POTRESTE ESSERE INTERESSATI MANDANDO I VOSTRI DATI PER CONTATTARVI ALLA POSTA EMAIL: italy@aposmar.net

Fin qui la nota di Don Giacomo Martino.
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Spostiamoci ora in Campania.

A Napoli, dove la presenza della gente di mare è rilevante, è stata costituita un’altra Associazione, sempre orientata verso l’assistenza spirituale e materiale dei marittimi. Uno dei responsabili, Francesco Morgera, ufficiale di coperta della M.Mercantile, ci ha inviato la nota che segue.
“Cogliamo l'occasione per comunicarvi che a Napoli si è costituita l'Associazione Stella Maris Napoli, associazione diversa dalla precedente, che offrirà una serie di servizi ai marittimi come per esempio: orientamento e sostegno nelle problematiche familiari, assistenza spirituale e materiale, aiuto allo studio per i figli dei marittimi, assistenza socio-sanitaria ai familiari dei marittimi e altre iniziative che vi faremo conoscere.
La Stella Maris di Napoli, in questo momento, sarebbe ben lieta di sapere da voi marittimi di quali servizi avete bisogno in modo da poterli organizzare.
Per questo restiamo nell'attesa di una vostra gentile risposta. Per l'associazione Stella Maris Napoli Chiamateci al seguente numero di cellulare: 3477697274.
Francesco Morgera www.webalice.it/francesco.morgera/LA_VOCE_DEI_MARINAI.html


Saturday, July 15, 2006

“Navigando” alla scoperta delle isole in “moto” ***
Appunti di viaggio*** CROAZIA 2006 - parte seconda: Biograd Na Moru


testi e foto digitali
di Erminio D’Alessandro

Biograd Na Moru (Biograd sul mare) sorge su una piccola penisola circondata dal mare, 28 km. a sud di Zadar (Zara), con i suoi 6.000 residenti e con i 14.000 turisti ospitabili, è uno dei più importanti centri turistici e soprattutto nautici della provincia di Zara. Lo specchio di mare che si estende a nord della penisola verso la costa, è stato interamente attrezzato come approdo per i diportisti, ben tre “marina” uno accanto all’altro, ben attrezzati per 700 posti barca ovvero per ospitare mediamente almeno 4.000 turisti nautici. Il più grande e moderno è il “marina Kornati” l’ultimo costruito, verso il mare aperto, dispone anche di un piccolo centro commerciale ed è ben protetto da due isolotti naturali verso ovest e da una diga foranea verso sud, ad est ed a nord è riparato dalla terraferma.
Ho scelto Biograd Na Moru quale base per la “spedizione” Croazia 2006, per la sua invidiabile posizione: di fronte le isole di Pasman e Uglijan, a soli 15 km. dall’isola di Murter, 28 km. da Zara, 60 km. dal parco nazionale delle cascate di KRKA’, 45 km. da Vodice, di fronte al parco nazionale delle isole Kornati. Per la spedizione 2006, in cui mi ha fatto compagnia, oltre a mia moglie, il collega di studio Luciano con la moglie, con uno scooter Beverly 200, per questo ho sacrificato la mia fedele moto BMW compagna di viaggio dal 2001, a favore del mio scooter Yamaha T Max 500, più maneggevole sulle brevi tratte necessarie da Biograd per raggiungere le mete prefissate.
Torniamo a Biograd Na Moru, dopo i tre “marina” c’è il porto commerciale, proprio di fronte al centro cittadino, con una piccola flottiglia di moderni pescherecci, decine e decine di imbarcazioni attrezzate per le escursioni alle isole Kornati ed infine i traghetti che la collegano ogni ora con l’isola di Pasman distante solo 3 miglia verso il mare aperto. Dopo il porto inizia una bellissima baia denominata “Soline” che si estende verso sud con una lunga passeggiata in gran parte all’ombra di pini mediterranei. Alle spalle di questa baia, villini, hotel, campeggi, apparatamenti, insomma una struttura ricettiva molto importante capace di 10.000 posti. Nel centro città spicca il museo Zavicajni, fondato nel 1969, ove sono ben conservati circa 950 reperti provenienti dal recupero dei relitti di navi veneziane affondate intorno al seicento. Se durante il giorno la baia di Soline fa da calamita per i bagnanti, per giochi di acqua, per gli sport nautici, la sera Biograd Na Moru, come per incanto si trasforma, decine e decine di ristoranti sia sul mare che nel borgo antico veneziano del centro storico, quasi tutti specializzati nel pesce, aprono i battenti ed il profumo della brace si spoande per tutto il borgo, sino alla mezzanotte, dalla mezzanotte sino alle prime luci dell’alba sono i bar, le gelaterie, i pub e le discoteche a calamitare i giovani.
Per me, che proprio giovane giovane non sono più, alle ore piccole della notte meglio preferire le prime ore del mattino e tutte le mattine, alle otto in punto il mercato del pesce e dell’ortofrutta rappresentavano una attrazione fatale. Pesce e frutti di mare freschissimi, molta disponibilità anche alla pulizia e quindi ogni mattina ci si predisponeva con molto ottimismo alla cena serale, rigorosamente “home made” nel nostro quartier generale, in pieno centro storico. Per il pranzo ortaggi e frutta fresca costituivano preziosi alimenti in grado di combattere la sete e tenere sotto controllo la dieta, in modo da riservare tutte le “cartucce” per la cena.
A breve distanza da Biograd Na Moru le famose spiagge e calette di Drazica, Pakostane, ove ha sede un villaggio del Club Mediterranee, Crvena Luka con un grande villaggio turistico e campeggio, alle spalle di Pakostane, 5 km. a sud di Biograd, il lago di Vransko, riserva naturalistica e più grande lago della Croazia. Voler vedere in 8 giorni tutto ciò che circonda Biograd Na Moru, isole comprese, è stata una impresa, ho percorso dalla discesa a terra dal catamarano Pescara-Spalato sino all’imbarco quasi 1.000 km. in scooter girando a nord ed a sud e facendo il bagno ogni giorno in un posto diverso.


foto n. 1 lo specchio di acque del “marina”
foto n. 2 la baia di SolineIA 2006 -

foto n. 3 il mercato del pesce

Monday, July 10, 2006



Romano Di Bernardo

Sunday, July 09, 2006



“Navigando” alla scoperta delle isole in “moto” ***

Appunti di viaggio: CROAZIA 2006 ***la traversata “veloce”

www.pescaraonline.net

“…un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Spalato, rivolta specificatamente e unicamente al Pescara JET ed al Crozia JET (rotta Ancona-Spalato) ovvero i due catamarani veloci della Italiana SNAV, in cui si impone la velocità di 20 nodi nella navigazione in acque interne Croate…”






testi e foto digitali
di Erminio D’Alessandro

(servizio speciale) * Con i primi tepori della primavera torna la voglia di organizzare e programmare i viaggi per la bella stagione. Obiettivo, come sempre, le isole del nostro meraviglioso mediterraneo, meta obbligata, ormai da diversi anni, a fine giugno, la Croazia. Sul sito della SNAV (Società Navigazione Alta Velocità) ho cercato sin da marzo conferma del rinnovo del servizio del catamarano Pescara JET che in sole “4 ore” collega Pescara con Spalato.
Tutto OK, 301,00 €uro (tariffa bassa stagione con promozione moto gratis al ritorno) per due persone e moto a/r (circa 600.000 vecchie lire) e prenotazione per venerdì 30 giugno alle ore 10.30 …… si parte. Sbrigate le formalità di check-in ed i controlli di Polizia e Dogana, sono pronto all’imbarco per primo, pochissimi viaggiatori, la stagione è proprio all’inizio e la partenza di venerdì, abbastanza inusuale.
Con la massima gentilezza il personale della SNAV “drizza” il mio TMAX500 al pavimento e con una rampa di scale sono sul ponte passeggeri, ampio, spazioso e confortevole, con l’aria condizionata ben regolata, tutto scrupolosamente pulito. Alle 10.30 in punto il catamarano Pescara JET con un suono di saluto, lascia la nuova banchina del porto commerciale di Pescara alla volta di Spalato, farà sosta a Starigrad sull’isola di Hvar. A circa un miglio dal porto i 4 potenti idrogetti del Pescara JET, con la spinta dei quattro diesel a 16 cilindri a V di 5.000 cavalli ciascuno, iniziano a sollevare un polverone di acqua ed il catamarano con dolcezza inizia a scorrere sull’acqua sino ad oltre 30 nodi. Il catamarano Pescara JET, varato nel 1990 nei cantieri Paul & Shark di Singapore, interamente costruito in alluminio è una delle più moderne imbarcazioni veloci e sicure attualmente in navigazione nei mari di tutto il mondo.
Il Comandante Vitantonio Esposito, con cui mi sono intrattenuto a lungo in plancia sia all’andata che al ritorno, con la gentilezza e l’affabilità tipica di un “Ischitano”, ha risposto con grande disponibilità alla mia curiosità di uomo di mare a cui non sembrava vero di viaggiare in plancia di comando osservando tutte le apparecchiature professionali di cui una nave così tecnologica può essere dotata. In meno di due ore avvistiamo l’isola di Sant’Andrea, alle cui spalle già si intravede la sommità dell’isola di Vis, poi l’isola di Bisevo con la sua meravigliosa grotta azzurra, dopo appena tre ore di navigazione il catamarano Pescara JET ha percorso 90 miglia, alla media di 30 nodi, all’altezza dell’isola di Palmizana, di fronte all’isola di Hvar, il Comandante impartisce l’ordine di rallentare, la velocità passa da oltre 30 nodi a 20 nodi, sono le 13.30, il mare è deserto, le isole distanti almeno tre miglia, alla mia domanda del motivo del rallentamento, il Comandante mi mostra un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Spalato, rivolta specificatamente e unicamente al Pescara JET ed al Crozia JET (rotta Ancona-Spalato) ovvero i due catamarani veloci della Italiana SNAV, in cui si impone la velocità di 20 nodi nella navigazione in acque interne Croate per motivi di sicurezza dei bagnanti. Sono stupefatto, quali bagnanti si allontanano a tre miglia dalle isole? Poi quale limitazioni ci sono per il diporto, per i vari Pershing da 45 nodi, ai cui comandi spesso non ci sono uomini di provata capacità! L’ordinanza continua ed impone una velocità non superiore a 8 nodi, in prossimità delle coste, cosa vuol dire prossimità? Per percorrere la tratta di mare di avvicinamento all’isola di Hvar ed il lungo fiordo di Starigrad, in tutto almeno 5 miglia, il Pescara JET impiega 45 minuti, ed altrettanti per riuscirne, poi ancora lentamente tra l’isola di Brac e quella di Solta, ancora un’ora e mezza sino al porto di Spalato, 13 miglia da Starigrad, con mezz’ora di attesa per via di un vecchio barcone della Jadrolijnea attraccato alla banchina riservata al Pescara JET. Diversi altri barconi delle immancabili gite alle grotte con fumosi vecchi diesel, sorpassano “in prossimità delle isole, sbeffeggiando” il mostro di tecnologia del Pescara JET. Le 4 ore che giustificavano il pesante costo del biglietto della “traversata veloce” sono diventate oltre 6 ed altrettante al ritorno il venerdì successivo con temporale di benvenuto in prossimità della costa pescarese, nella serata del 7 luglio.


didascalia foto
1 - il Comandante Vitantonio Esposito in plancia di comando
2 – il “Pescara Jet” entra nel porto di Spalato
3 - l’autore del servizio in attesa dell’imbarco al porto di Pescara